L’idea di un universo che non si limita alla dimensione fisica, ma che si estende attraverso vari strati di realtà, è una concezione che attraversa millenni di pensiero spirituale, religioso e scientifico. Ma cosa ci suggeriscono le tradizioni spirituali, le antiche religioni e le scienze moderne a riguardo? Esiste davvero una “stratificazione” dell’esistenza, e se sì, quale significato ha per noi?

Cosa ci dice in merito la spiritualità?

Le tradizioni spirituali da sempre hanno immaginato l’universo come composto da mondi paralleli o piani di esistenza differenti. In molte religioni orientali, come l’induismo, il concetto di lokas—differenti mondi spirituali—rappresenta un cammino evolutivo per l’anima, che attraversa regni di consapevolezza e purificazione. In queste visioni, l’universo non è solo un luogo fisico, ma anche un terreno di crescita spirituale, dove ogni livello rappresenta uno stadio della nostra consapevolezza.

Nel buddhismo, per esempio, troviamo la descrizione di sei regni dell’esistenza, che spaziano dai regni degli esseri umani, agli dèi, agli spiriti tormentati. Questi regni non sono spazi fisici definiti, ma stati mentali che riflettono il nostro karma, le nostre azioni e la nostra capacità di evolverci spiritualmente.

Anche nel giudaismo mistico, attraverso la Kabbalah, emerge un’idea simile: l’universo è composto da sfere chiamate sefirot, che rappresentano diversi livelli di realtà spirituale e, per certi versi, i diversi stadi di consapevolezza dell’anima che cerca di unirsi con Dio.

Cosa ne pensano i teologi?

Se le tradizioni spirituali offrono una visione a strati dell’universo, anche la teologia monoteista non è da meno. Le Scritture cristiane, per esempio, parlano di un “terzo cielo” (2 Corinzi 12:2), una dimensione spirituale elevata dove l’anima può giungere solo dopo aver compiuto un percorso di purificazione. Nella tradizione islamica, il Corano descrive i sette cieli, che simboleggiano diversi livelli di evoluzione spirituale, e anche il paradiso e l’inferno vengono visti come stati dell’anima, più che luoghi fisici.

La teologia, quindi, ci presenta un universo che non si limita al mondo materiale, ma che si sviluppa su livelli metafisici e spirituali, invitando l’anima a trascendere la materia per riscoprire una connessione con il divino.

Cosa ci racconta il Taismo in proposito?

Il taoismo offre una visione unica rispetto alle altre tradizioni, in quanto non crea una gerarchia tra i vari strati dell’universo, ma piuttosto propone un flusso continuo di energia chiamato Tao, che permea tutto l’esistente. Qui, l’universo è visto come un equilibrio dinamico tra forze opposte—yin e yang—che si completano e si trasformano, senza la rigidità di un ordine gerarchico. Non si tratta di ascendere attraverso livelli o piani separati, ma di vivere in armonia con il flusso dell’energia universale.

La scienze moderna riconosce la multidimensionalità?

Arriviamo quindi alla domanda più intrigante: cosa ci dicono le scienze moderne riguardo a questo concetto di universi o dimensioni multiple? La fisica teorica ci offre una risposta che affascina e, al tempo stesso, confonde. Con le sue teorie delle dimensioni multiple e delle stringhe, la fisica moderna suggerisce che la realtà, così come la conosciamo, potrebbe essere solo una manifestazione di una struttura molto più complessa e multistrato. Scienziati come Michio Kaku e Brian Greene parlano di un “multiverso”—un insieme di universi paralleli, ognuno con le proprie leggi fisiche.

Alcune ricerche sui stati alterati di coscienza, come quelle condotte da Stanislav Grof, suggeriscono che la nostra percezione della realtà possa cambiare in base a diversi livelli di consapevolezza. Grof, infatti, ipotizza che l’esperienza spirituale possa corrispondere a un “viaggio” attraverso differenti dimensioni o stati dell’essere, che potrebbero essere fisicamente invisibili, ma comunque esistenti.

Forse, tutto questo ci parla dell’unione di corpo, mente e spirito?

Probabilmente, l’idea che il corpo, la mente e lo spirito siano in connessione non deriva semplicemente da una filosofia astratta, ma dal riconoscimento che l’universo stesso è composto da più livelli, che interagiscono tra loro. La concezione di un “universo a strati” non riguarda solo il mondo fisico, ma si riflette anche sulla nostra percezione della realtà e sulla nostra esperienza spirituale. Tutto questo continua a ispirare la ricerca, sia nelle scienze naturali che in quelle spirituali, invitandoci a esplorare le connessioni tra l’essere umano e il cosmo.

Dai misteri delle religioni antiche alle riflessioni della fisica contemporanea, l’idea di un universo stratificato ci spinge a cercare risposte su chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. La nostra consapevolezza di questi strati—fisici, mentali e spirituali—è la chiave per comprendere la realtà che ci circonda, e per evolverci come individui e come specie.

Come in grande così in piccolo?

L'”universo a strati” potrebbe anche essere visto come un invito a riconoscere e ad esplorare diversi aspetti della nostra esperienza? Oggi, più che mai, ci troviamo in un momento storico in cui la scienza, la spiritualità e la filosofia sembrano convergere in modi inaspettati. Ad esempio, il crescente interesse per la consapevolezza e la meditazione non è solo un ritorno a pratiche spirituali antiche, ma un segno che stiamo cercando di allineare le nostre esperienze interiori con le scoperte della scienza moderna. L’esplorazione della coscienza, dei suoi stati alterati e delle sue potenzialità, è una frontiera affascinante che ancora pochi hanno esplorato in modo profondo.

L’universo a strati, quindi, non è solo un concetto metafisico o fisico, ma un richiamo a esplorare le infinite possibilità che si nascondono nella nostra esperienza di vita quotidiana. E se la realtà non fosse quella che vediamo, ma fosse composta da livelli di esistenza in grado di trasformarsi e evolversi a seconda della nostra consapevolezza?

Come poter approfondire la teoria dell’universo a stradi se non con la meditazione?

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Sarei felice di sapere se l’argomento è stato di tuo interesse, sono sempre aperta a conoscere il pensiero di altre anime sul percorso ne confrontarti.

Om Shanti

Karuna