Iniziamo con il comprendere perchè il boicottaggio sia “la” forma di resistenza etica e sociale? Poichè è molto potente ed è capace di innescare cambiamenti concreti nelle pratiche aziendali, e politiche. Quando le persone scelgono di non sostenere economicamente un’azienda o un’industria, lo fanno per inviare un messaggio chiaro: non sono disposte a tollerare comportamenti che vanno contro i principi etici, sociali o ambientali.
Questa pratica non è solo un gesto individuale, ma diventa particolarmente efficace quando è organizzata a livello collettivo. Movimenti ben strutturati, come quelli che denunciano lo sfruttamento del lavoro minorile, l’inquinamento ambientale o il mancato rispetto dei diritti umani, possono mettere sotto pressione le aziende, spingendole a ripensare le loro politiche per non perdere il supporto dei consumatori.
In questo senso, il boicottaggio è una forma di potere dal basso, uno strumento che dimostra come le scelte quotidiane possano contribuire a un cambiamento significativo. Non si tratta solo di “resistere”, ma anche di costruire un mondo più giusto, obbligando le aziende a rendersi conto che i loro comportamenti hanno delle conseguenze.
Nel caso specifico del boicotto per la cosmesi testate sugli animali, è purtroppo una spaventosa, vergognosa end inaccettabile realtà che ogni anno milioni di animali soffrono e muoiono nei laboratori di tutto il mondo per testare cosmetici, prodotti per la cura personale e altri beni di consumo, possiamo dire “inutili”.
Questi test, crudeli e inutili, comprendono:
- Esperimenti invasivi: Gli animali sono sottoposti a test di tossicità che includono l’applicazione di sostanze chimiche nei loro occhi o sulla pelle.
- Mancanza di anestesia: gli esperimenti vengono condotti senza alcuna forma di sollievo dal dolore.
- Condizioni inadeguate: gli animali vivono tutta una vita, anche dozzine di anni, in gabbie anguste, privati della possibilità di comportamenti naturali.
- Risultati inutilizzabili: gli esseri umani e gli animali reagiscono in modo diverso alle stesse sostanze, rendendo molti test inefficaci e pertanto inutili.
Allora perché continuano a farli? Per business? Quanti soldi ci sono dietro a questo maltrattamento? Solo per poter scrivere “testato”?
Boicottare le aziende che praticano la sperimentazione sugli animali è una scelta etica e necessaria per spingere il mercato verso alternative più umane e sostenibili.
Aziende da boicottare
Cosmetici e cura della persona
- Avon
- Benefit Cosmetics
- Bourjois
- Chanel
- Christian Dior
- Clinique
- Estée Lauder
- Giorgio Armani
- L’Oréal
- MAC Cosmetics
- Makeup Forever
- Maybelline
- Max Factor
- NARS Cosmetics
- Neutrogena
- Nivea
- OPI
- Pantene
Prodotti per la casa e igiene personale
- Pampers (Procter & Gamble)
- Olay (Procter & Gamble)
- Tide (Procter & Gamble)
- Dove (Unilever)
- Vaseline (Unilever)
- Axe (Unilever)
- TRESemmé (Unilever)
Marchi associati a grandi conglomerati
- Yves Rocher (controllato dalla Cina, dove i test sugli animali sono obbligatori)
- Burt’s Bees (Clorox)
Come distinguere un’azienda cruelty free?
Cerca certificazioni ufficiali, come:
- Leaping Bunny: Standard internazionale che garantisce prodotti cruelty free.
- PETA: La lista di aziende che non effettuano test sugli animali.
- VeganOK: Certificazione per prodotti privi di derivati animali.
Aziende cruelty free da sostenere
Ecco alcune aziende che non testano sugli animali e che si impegnano per una produzione etica:
- Lush: Famosa per i suoi cosmetici freschi e fatti a mano.
- The Body Shop: Una delle prime aziende a promuovere la bellezza etica.
- Dr. Bronner’s: Prodotti naturali e cruelty free.
- Too Faced (Estée Lauder, ma cruelty free).
- e.l.f. Cosmetics: 100% vegan e cruelty free.
- Pacifica Beauty: Prodotti vegani e naturali.
- Alverde: Linea cruelty free reperibile nei negozi DM.
- Milk Makeup: Totalmente cruelty free e vegan.
Personalmente consiglio doTERRA, nota per il suo impegno nel garantire prodotti di qualità che non coinvolgano alcun test sugli animali. Non si tratta solo di oli essenziali – che già di per sé rappresentano un’eccellenza nel settore – ma anche di un’ampia gamma di prodotti come shampoo, creme e detergenti per la casa, tutti progettati nel rispetto dell’ambiente e della salute delle persone.
La trasparenza e l’etica di aziende come doTERRA dimostrano che è possibile conciliare innovazione e sostenibilità, offrendo ai consumatori alternative consapevoli che fanno bene sia a chi le usa che al pianeta. Sostenere realtà di questo tipo è una scelta che va oltre il semplice consumo: è un passo concreto verso un futuro più giusto e responsabile.
Associazioni e risorse utili
Se hai dubbi, puoi consultare risorse aggiornate da:
- PETA (People for the Ethical Treatment of Animals): peta.org
- Leaping Bunny Program: leapingbunny.org
- Cruelty Free International: crueltyfreeinternational.org
Come fare la differenza?
- Informati: Controlla sempre le certificazioni e il paese di vendita.
- Condividi: Diffondi informazioni sui social per sensibilizzare altre persone.
- Compra consapevolmente: Sostieni le aziende che rispettano gli animali.
- Firma petizioni: Partecipa attivamente alle campagne contro la vivisezione.
Il boicottaggio è una forma di resistenza etica che può spingere le aziende a cambiare!
Si tratta di un atto concreto di auto responsabilità e un richiamo alla coerenza etica.